Segnalazioni Volumi | Maggio 2025

TEATRO

Giuliano Scabia, Massimo Marino (a cura di), Teatro nello spazio degli scontri 1964-1971. Vol. 1, Venezia, Marsilio, 2025
“Giuliano Scabia è stato uno dei drammaturghi più originali del dopoguerra. Ha percorso varie forme di scrittura per il teatro, organizzando le sue opere (1964-2020) nel Ciclo del Teatro Vagante, che comprende centodue titoli ed è costituito da testi compiuti di drammaturgia, schemi vuoti e racconti-diari di come tali canovacci sono stati riempiti con azioni teatrali, radiodrammi e racconti per la radio, operine dialogate di auguri rappresentate in situazioni segrete o in occasioni speciali...”
Cristina Comencini, Qualcosa per sé. Teatro 2006-2023, Milano, Feltrinelli, 2024
“Madri, mogli, figlie, sorelle. Le donne che Cristina Comencini mette in scena in questa raccolta sono tutte parte di reti di relazioni che le definiscono ma in cui si sentono talvolta soffocare. È da questa limitazione che tutte cercano una via d’uscita: tragica o comica, temporanea o definitiva, la strada che ognuna trova è diversa e unica, e interroga il lettore. Scritti nell’arco di vent’anni e riuniti qui per la prima volta, questi cinque testi teatrali si saldano perfettamente a comporre un mondo dentro cui sbirciare per studiare i grandi temi dell’amore, del dolore e dei rapporti umani...”


Antonio Attisani, La nudità dell’anima. Un’etica del teatro, prefazione di Lea Melandri, Spoleto, Editoria&Spettacolo, 2025
“In questo libro una filosofia del teatro è proposta in forma di un vivace discorso popolato da figure note come Carmelo Bene, Tadeusz Kantor, Franz Kafka, Jerzy Grotowski, meno note come Valerie Solanas, François Tanguy, Mario Mieli, oppure inattese come Francesco d’Assisi. Sono alcuni tra i “contro-dèi” di una progenie molto più numerosa ma pur sempre minoritaria nella cultura di massa. A partire dalla consapevolezza che l’arte della scena non può ridursi a una semplice illustrazione di idee o di buone intenzioni ed è invece la ri-velazione di quella oscenità che è la vita stessa, questi artisti hanno creato con le loro azioni poetanti un teatro che, pur radicato in un particolare lavoro su sé stessi, ha portato alla realizzazione di straordinarie e memorabili opere-evento...”
NARRATIVA
Eugène, Lettera al mio dittatore, Francesca Cosi, Alessandra Repossi (traduzione di), Udine, Bottega Errante Edizioni, 2025
“Eugène ha sei anni quando si trasferisce in Svizzera insieme ai genitori richiedenti asilo. Nato a Bucarest sotto la dittatura di Nicolae Ceauşescu, è ancora troppo giovane per comprendere quanto il totalitarismo, anche se lontano, influenzerà la sua formazione. A quasi cinquant’anni realizza di dover fare i conti con le proprie radici e, in particolare, col tiranno che ha spinto i suoi genitori ad abbandonare la patria...”


Jonathan Lethem, Brooklyn crime novel, Andrea Silvestri (traduzione di), Milano, La nave di Teseo, 2025
“Tra le strade della Brooklyn dei primi anni settanta, in cui le avvisaglie della gentrificazione che cambierà il quartiere si intravedono solamente, si svolge un rituale quotidiano: a volte del denaro viene ceduto, altre degli oggetti cambiano proprietario, ma sempre viene riaffermato il potere del più forte. I ragazzi lo chiamano la danza. La violenza è ovunque, ed è una valuta che, chi abita in questa zona, conosce e deve saper utilizzare o gestire...”
POESIA
Tommaso Di Dio (a cura di), Poesie dell’Italia contemporanea 1971-2021, Milano, Il Saggiatore, 2023
“Poesie dell’Italia contemporanea è il risultato di un lavoro decennale di viaggi e ricerche tra biblioteche, archivi privati, colloqui con poete e poeti. Al suo interno sono raccolti i testi più rappresentativi di cinquant’anni di poesia italiana, dal 1971 al 2021, dai versi di Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini e Amelia Rosselli fino a quelli di Patrizia Cavalli, Milo De Angelis e Antonella Anedda...”

VARIA

Salvatore Di Vilio, José Vicente Quirante Rives, Napoli in due. Un’altra fotografia, un’altra città, Alicante, Parténope, 2025
“Un dialogo franco e aperto tra due amici sulla Napoli di oggi e di sempre che evita i luoghi comuni, una conversazione attuale e toccante sulla vita che sta loro a cuore.Le fotografie e le riflessioni di entrambi si intrecciano nella città partenopea creando un mosaico che compone una immagine personale e allo stesso tempo con-divisibile, guardando in faccia i problemi di Napoli ma anche abbandonandosi al suo fascino…”
STORIA E SOCIETA’
Aurelio Musi, Una “rivoluzione” europea, Napoli. Masaniello e la repubblica del 1647-48, Napoli, Colonnese, 2025
“Cosa fu la rivolta del 1647-48 nel Regno di Napoli? Non una pura esplosione di collera popolare, ma una delle sei rivoluzioni contemporanee, come fu percepita negli anni ’40 del Seicento, insieme a quella catalana, la secessione portoghese, la rivoluzione inglese, i moti siciliani, la Fronda francese: tutti segni di un mondo “fuori squadra”. Non fu una guerra di classe, anche se non mancarono spinte economico-sociali, e conflitti tra esclusi e caste di un ancien regime che si assomigliava in quasi tutt’Europa. Masaniello non fu l’unico protagonista, anche se nei primi dieci giorni svolse un ruolo importante, riunendo intorno agli obiettivi antifiscali, antinobiliari e politici la parità della rappresentanza nel governo della capitale, i ceti popolari più strutturati e il popolo minuto…”


Fulvia Degl’Innocenti, Sara Cimarosti, Flora. La staffetta partigiana. Ediz. a colori, Roma, Lapis, 2025
“In un’Italia ferita dalla guerra, tra i boschi dell’Appennino bolognese, una bambina di soli 12 anni corre veloce come il vento. I suoi piedi conoscono ogni sentiero, ogni radice nascosta sotto le foglie. Si chiama Flora e ha un compito importante: portare messaggi segreti ai partigiani. Non ha armi, solo il coraggio ereditato dal nonno, che ha sempre difeso la libertà, e la forza della sua giovane età. I lupi del bosco la spiano, ma quelli più pericolosi sono quelli con le divise e i fucili a tracolla, pronti a colpire chi si oppone. Flora sa come muoversi: scivola trai rami, si nasconde nei cespugli, ascolta il respiro degli alberi…”
Mario Isnenghi, Autobiografia della scuola. Da De Sanctis a don Milani, Bologna, Il Mulino, 2025
“Giovani maestri e insegnanti di prima nomina sono andati per generazioni a imparare e professare il mestiere lontano da casa, nella propria regione o anche, spesso, più lontano, da Nord a Sud e da Sud a Nord. A partire dai diari, dai documenti ufficiali, dai romanzi e dalle lettere, Mario Isnenghi ricostruisce queste vicende di docenti con la valigia, esploratori e testimoni d’epoca. Ne scaturisce la storia di formazione dell’Italia e degli italiani – dall’Unità agli anni Sessanta del Novecento – intrecciata alle vite e alle relazioni degli insegnanti, alle amicizie nate lungo il cammino e ai riflessi delle memorie condivise...”


Massimo Montanari, Geografia del gusto. Un viaggio in Italia tra i paesaggi del cibo, Milano, Touring Club Italiano, 2025
“Capire un paesaggio significa saper leggere i segni della storia. «Perché un paesaggio non si guarda, si fa». Le risaie allagate del vercellese, i filari di vita che tappezzano le colline del Prosecco, gli immensi campi di grano del Tavoliere, i fazzoletti di terra strappati alla montagna delle Cinque Terre, sono tutti territori che parlano di chi lo ha abitato, lavorato, trasformato. «E se talvolta ci fermiamo ad ammirare le forme dei campi, le file degli alberi, o le curve delle colline è perché l’uomo nei secoli ha saputo coniugare l’utilità con la bellezza»...”
CAMPANIA. Il Mito, Le Arti, Le sfide, Istituto della ENCICLOPEDIA ITALIANA, Roma, Treccani, 2022
Massimo Bray, Presentazione
Francesco Caglioti – Tomaso Montanari, Introduzione
Roberto De Simone, Chi ero, chi sarei stato prima di essere morto.
LA STORIA, Giovanni Muto, Fausto Zevi – Carmela Capaldi, Bianca de Devitiis
IL MITO, Arturo De Vivo, Paola D’Alconzo
L’IMMAGINAZIONE, Isabella Valente, Giancarlo Alfano
UOMINI E TERRITORIO, Enzo Boschi – Patrizia Feleting, Valerio Petrarca, Antonio Di Gennaro
LE ARTI, Vincenzo Trione, Dinko Fabris, Antonia Lezza, Bruno Roberti
LE SFIDE, Adolfo Scotto di Luzio, Guido Trombetti, Isaia Sales – Simona Melorio
Indice dei nomi e dei luoghi
Referenze iconografiche
“In Campania il racconto, che potrebbe sembrare un ‘racconto degli opposti’, vuole provare a mettere insieme due facce apparentemente incompatibili: la descrizione della nobiltà, della bellezza e dell’importanza di questa regione – la cosiddetta Campania felix – e la denuncia di una realtà tra le più complesse e problematiche del nostro Paese, in cui la disuguaglianza sociale e la criminalità organizzata toccano livelli tra i più alti in Europa. L’opera si articola in sei sezioni – La storia, Il mito, L’immagine, Uomini e territorio, Le arti, Le sfide – per un totale di 18 saggi redatti dai maggiori esperti dei diversi settori...”
