TU PARLAVI UNA LINGUA MERAVIGLIOSA – di Paola Guida

Sorrento
Sabato 24 ottobre 2015, alle ore 20.30, il Circolo dei Forestieri (Via Luigi De Maio 35 – Sorrento), ha ospitato il recital/concerto Tu parlavi una lingua meravigliosa. Voce Francesca Colapietro. Mariano Bellopede al pianoforte. Pastiche drammaturgico di Carmine Borrino.
L’evento è stato organizzato dalla nostra Associazione in collaborazione con l’Associazione culturale “Palma Cappuro”.
Recensione dello spettacolo
“Il Triangolo Dalla”
«Sento dire che la padrona di quella casa non ne fa egualmente bene gli onori, ch’ella è cieca e capricciosa; chiedo il suo nome: è Madama Fortuna; ho riconosciuto il suo palazzo, è il Circolo dei forestieri»….
Prosegue in autunno il programma degli eventi sorrentini promossi dall’Associazione culturale “Centro studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo” in collaborazione con l’Associazione culturale “Palma Cappuro”.
La location che ci accoglie questa sera è la sala congressi del Circolo dei Forestieri, fondato negli anni Trenta del ‘900, destinato ad essere luogo di intrattenimento per gli ospiti della città.
Nel mentre attendiamo l’inizio dello spettacolo il nostro sguardo protende all’esterno attraverso la grande parete/vetrata a vista sulla terrazza delle Sirene, ed oltre il porto di Sorrento attraversa le acque del golfo di Napoli per arrestarsi sullo sfondo da cartolina a noi così tanto familiare: il venerabile monte Vesuvio.
Collocato tra lo sfondo oltre il vetro e le nostre comode sedute, vi è un pianoforte a coda laccato nero, un pianista in abito gessato bianco, un microfono, una poltrona in velluto rosso, un’interprete femminile, occhiali tondi, un cappello in pelle nera e un bastone da passeggio. Lo spettacolo ha inizio!
Tu parlavi una lingua meravigliosa è un’operazione minimale di teatro/cabaret per duo musicale – voce e pianoforte – in omaggio all’opera artistica e poetica di Lucio Dalla, rivisitata attraverso l’interpretazione di brani tratti dal repertorio dell’autore bolognese nell’arco di tutta la sua carriera artistica. Un’ora di viaggio – tale il tempo dell’evento performativo – attraverso le isole poetiche di un cantautore che a dire della critica contemporanea: «ha raccontato per oltre quarant’anni la società italiana sia attraverso dischi politici e intensi, sia attraverso composizioni goliardiche e irriverenti, riuscendo sempre a coniugare testi e note di grande qualità». Per tale ragione è celebrato oggi come uno dei personaggi più noti e significativi nello scenario della musica italiana degli ultimi quarantacinque anni o giù di lì.
“Il Triangolo Dalla” diremo, è una zona sperimentale ai cui vertici estrapolati dalla mappa del programma di sala troviamo il Pastiche drammaturgico, la Suite musicale, il Recital concertdunque teatro, musica e canto mescolati in una tipologia performativa dalla valenza di “atto unico”, un unico testo costituito da piccole parti in consecuzione; ogni canzone interpretata ne costituisce un segmento. Prologo ed epilogo sono dati da frammenti di testo recitati con accompagnamento musicale tratti da interviste rilasciate dal cantautore italiano.
Francesca Colapietro e Mariano Bellopede sono i protagonisti di questo lavoro di sperimentazione drammaturgica ideato da Carmine Borrino, giovane autore/attore napoletano che di recente ha proposto in scena il suo ultimo spettacolo Francischiello, un Amleto Re di Napoli.
Mariano Bellopede, abile pianista partenopeo, dotato di un interessante estro armonico jazzistico, sostiene la drammaturgia dell’atto unico, con arrangiamenti mai uguali a se stessi, che sono peraltro omaggio al “cuore jazz” che impazzava nel petto del «coboldo»bolognese ai tempi dei suoi esordi. Particolarmente belli gli arrangiamenti sulla musica di Quale Allegria, Il cucciolo Alfredo.
A scandire poi la fine e l’inizio di un nuovo brano efficaci cambi di tonalità, spesso dal modo maggiore al modo minore, modificano l’umore dell’attenzione uditiva. La concentrazione di note piene e mezze piene è sempre ben calibrata nell’esaltare i diversi momenti performativi di Francesca Colapietro, voce femminile a tratti Beat, chiara e delicata come il colore dei suo occhi, che ben si presta ad un lavoro sui repertori della musica italiana contemporanea.In corso d’opera l’interprete accenna intermezzi gestuali dai toni cabarettistici come quando “prosa” con accento dialettale sulle strofe di Anidride Solforosa.
Il tema portante è la dissertazione sull’amore secondo «il pescatore di sogni impossibili», come si definiva Dalla, ed ogni singola canzone diventa parte di un discorso, frase, dedica, pensiero nostalgico; insomma una storia di sentimenti Futura che nasce il 4 marzo1943….. Al parco della luna, così, tra Due ragazzi… Anna e Marco, che sono Amici. È La notte dei Miracoli… e l’uno dice all’altra…Stella di Mare…. Chissa se lo sai….che… Tu non mi basti mai.
A conclusione del viaggio il duo interpreta, con non poca commozione, la memorabile Caruso,testo con il quale Lucio Dalla si conferma autore ed anche poeta dagli accenti lirici più significativamente affettivi e sentimentali. Emozioni che ci avvolgono come una coperta calda e con esse, e con gli applausi del pubblico Questa notte si chiude il nostro incontro/evento, mentre siamo in parte ancora immersi con lo sguardo su questa terrazza trapunta di stelle…
….chiudi gli occhi e non farti trovare
pelle bianca di luna devi scappare
dormi ora stella mia
prima che il giorno
ti porti via…
Paola Guida