SEGNALAZIONI VOLUMI | SETTEMBRE 2025

TEATRO

Angela Albanese, Maria Arpaia (a cura di), Linguaggi, esperienze e tracce sonore sulla scena, Ravenna, Longo Editore, 2020

In quanto evento performativo, il teatro nasce come esperienza multimediale, in cui le diverse componenti verbali, visive, uditive e coreutiche acuiscono la percezione polisensoriale dello spettatore e lo rendono fruitore di una molteplicità di linguaggi che si intrecciano tra loro, contaminando e ampliando campi semantici di diversa natura. In particolare, l’elemento sonoro risulta imprescindibile dall’azione scenica in quanto tale: sia esso presente o del tutto assente, articolato in partiture musicali o declinato in rumori o performance vocali, è in grado di suscitare emozioni e reazioni emotive per via alogica e intuitiva…”

Fabrizia Ramondino, VILLINO BIFAMILIARE, Napoli, Marotta e Cafiero, 2022

Due coppie di coniugi dividono un villino situato in Alto Adige o nel Sud Tirolo, dipende dai punti di vista. Da un lato un ex dirigente proveniente da un paese dell’Est dopo la caduta del muro di Berlino, accompagnato da una fedele moglie. Dall’altra parte un politico democristiano di fede cattolica sorretto da una moglie bigotta e sognatrice...”

Dina Saponaro, Lucia Torsello, Roma nell’opera di Luigi Pirandello, Pubblicazione dell’Istituto di Studi Pirandelliani, Roma, Bulzoni, 2023

“Indagare il ruolo di Roma e dei suoi paesaggi urbani e sociali nell’attività creativa di Luigi Pirandello è lo scopo di questo lavoro. Nell’intento di ricostruire il rapporto tra vita e luoghi, si sono scandagliati i più significativi spazi urbani attraversati da Pirandello ed indagati alcuni contesti sociali e culturali vissuti nella capitale dal suo primo soggiorno nella “terza Roma” fino alla sua ultima e silenziosa abitazione rivolta verso Porta Pia, lo studio tra i giardini di via Antonio Bosio. Lo sguardo di Pirandello si sofferma sulla Roma antica, sulla città rinascimentale e barocca, sui rioni centrali e sugli scavi archeologici..”


TEATRO E SOCIETA’

Antonio Attisani, La rivoluzione artistica di Francesco. Un teatro che non è stato e che forse sarà, Napoli, Cronopio, 2025

L’azione poetante di Francesco, fraintesa e censurata sin da quando era in vita, ha caratteristiche che potrebbero convergere nella definizione di un teatro diverso da quello che è prevalso nella nostra tradizione culturale e che oggi vive una travagliata fase di ripensamento delle proprie funzioni, ovvero dei propri protocolli etici e di composizione...”

Tommaso Le Pera, Il teatro di Valeria Moriconi, Imola, Manfredi Edizioni, 2025

La carriera di Valeria è infinita. Ha toccato tutti i generi dello spettacolo: dal teatro, al cinema, alla televisione, alla radio, interpretando magistralmente una moltitudine di ruoli diversi ed eterogenei, con la sua recitazione inconfondibile e personalissima. Solo in teatro si contano almeno 114 titoli da protagonista, che vanno dal 1957 al 2003. Diretta dai più importanti registi a cominciare da Eduardo De Filippo, Franco Enriquez, Mario Missiroli, Maurizio Scaparro, Massimo Castri, Piero Maccarinelli, Luca Ronconi, Lorenzo Salveti, Valeria si lasciava fintamente guidare dall’esperienza altrui per tirare fuori il meglio di sé in scena, per poi, con un colpo di coda, vulcanica-mente “ribellarsi” e suggellare un idillio, un tête-à-tête con lo spettatore che la stava ammirando…”


LETTERATURA E CRITICA

Rose Macaulay, Piaceri personali, Milano, Mimesi, 2025

Personal Pleasures si presenta come un’antologia di saggi che fanno parte dell’ampia produzione non narrativa di Rose Macaulay, scrittrice inglese nota per i suoi romanzi. I sessanta brevi scritti di cui si compone sono organizzati in ordine alfabetico, da Abroad Writing, e sono proposti come riflessioni personali, dal tono apparentemente colloquiale. Si tratta di composizioni ricche di humour e allusioni colte, con frequenti rimandi a Shakespeare e citazioni da poeti inglesi del Cinque-Seicento, dalla mitologia greca, da Cicerone e Montaigne, offerti sempre in forma leggera, mai paludata...”


ROMANZO

Philippe Collin, Il barman del Ritz, Milano, Rizzoli, 2025

Baffi curati, giacca bianca e cravatta nera, cinquantasei anni appena compiuti, Frank Meier è il rinomato barman del Ritz di Parigi, il salotto più ricercato dall’élite culturale e politica dell’Europa della prima metà del Novecento; ma a partire dal giugno del ’40, con l’entrata dei tedeschi in città, al bancone i nuovi clienti sono gli uomini della Gestapo. Adattarsi, ora, è una questione di sopravvivenza. Ebreo di umili origini, da sempre accompagnato da un’insaziabile sete di riscatto, amante del bello e capace di diventare confidente di personalità straordinarie come Fitzgerald e Hemingway, Meier è il fuoco di questo romanzo, lo snodo intorno a cui si muove una corte variegata di personaggi, storici e non…”

Donatella Stasio, L’amore in gabba. La ricerca della libertà di un reduce dal carcere, Roma, Castelvecchi, 2025

Corpi chiusi, murati, ridotti a numeri: L’amore in gabbia non è un memoir di redenzione. È un’inchiesta incarnata, un atto politico, un’indagine civile su cosa accade, dentro e fuori il carcere, quando si nega alle persone il diritto alla tenerezza, all’intimità, al corpo. Gianluca è cresciuto nel vuoto affettivo della periferia milanese, tra povertà materiale e silenzi emotivi. A diciassette anni entra in carcere, e da lì comincia la lunga storia di un corpo che si ammala: di droga, di violenza, di solitudine. Undici anni tra celle, istituti, cortili senza cielo. Ma anche lo sforzo ostinato di riemergere, studiare, guarire, rieducarsi alla vita e al desiderio…”


POESIA

Lina Bolzoni, José Tolentino Mendonça, Poesia e stupore. Antiche e nuove esperienze, Roma, Treccani, 2024

In un mondo segnato dalla sofferenza e dalle difficoltà, due voci autorevoli, una storica e critica della letteratura e un teologo di spicco, ci invitano a riscoprire il potere originario della poesia. La parola poetica, intesa come incanto, contemplazione e forza dirompente, viene presentata come un veicolo capace di abbattere i limiti del quotidiano e di aprire nuove possibilità di senso. In un dialogo ideale, gli autori esplorano il legame indissolubile tra poesia e meraviglia…”


STORIA E SOCIETA’

Associazione di Storia Contemporanea (a cura di), L’inattesa presenza. Storia di marchigiane nella contemporaneità, Milano, Millesettecentonovantasette Edizioni, 2025

Il libro ricostruisce storie e vicende di marchigiane che si sono fatte spazio in una civiltà maschilista e patriarcale, ridimensionando in parte l’immagine consolidata di una regione tradizionale in cui gli elementi di continuità sono comunque prevalsi rispetto a quelli di rottura. A differenza del noto “Dizionario biografico delle donne marchigiane” che ha conosciuto sei edizioni negli ultimi sette anni, questo libro analizza anche l’operato di donne tuttora esistenti;la presenza di questo folto caleidoscopio femminile è risultata quasi sempre inattesa, anche se al contempo esse sono riuscite a lasciare tracce importanti e significative, conosciute e riprese anche al di fuori del contesto territoriale...”

 David Remnick,  Katia Bagnoli (traduzione di), La tomba di Lenin. Gli ultimi giorni dell’Impero sovietico, Milano, Settecolori, 2025

Quando David Remnick arrivò a Mosca nel 1988, come corrispondente del «Washington Post», le riforme di Gorbaciov erano già cominciate, ma la più importante di esse non aveva a che fare con nuovi indirizzi economici, con lo snellimento della burocrazia, con la revisione e la riduzione del potere politico rappresentato dal Partito rispetto alla società civile. Riguardava invece, come poté constatare, la verità e il suo ripristino, un’ansia e un sentimento di verità su quello che era stato il brutale passato sovietico, su quello che era il suo desolante e desolato presente. Come un irresistibile eccitante, ogni nuova rivelazione ne stimolava un’altra e presto il processo divenne inarrestabile…”


CINEMA

Roberto Chiesi (a cura di), Simenon e le immagini. Cinema, illustrazione, fumetto, Milano, Mimesi, 2024

“Nei saggi di questo libro, Maurizio Testa analizza lo stile di scrittura di Simenon individuando tre tempi differenti della sua letteratura; Marina Geat rilegge la corrispondenza epistolare con Federico Fellini; Andrea Rabbito si sofferma sulla poetica simenoniana in relazione al cinema felliniano e a quello di Jean Renoir. Roberto Chiesi confronta il romanzo Les Fantômes du Chapelier (1949) al film che nel 1982 ne ha tratto Claude Chabrol, esempio di fedeltà e al tempo stesso di libertà creativa da parte di un cineasta da sempre in empatia con lo scrittore belga, come dichiara lo stesso Chabrol in un’intervista qui pubblicata per la prima volta in traduzione italiana…”

SEGNALAZIONI VOLUMI | OTTOBRE 2025

TEATRO STORIA E SOCIETA’ SAGGI ROMANZO

Segnalazioni Volumi | Luglio 2025

TEATRO TEATRO E SOCIETA’ LETTERATURA LETTERATURA E CINEMA ROMANZO

SEGNALAZIONI VOLUMI | GIUGNO 2025

TEATRO ROMANZO LETTERATURA STORIA E SOCIETA’ POESIA

Segnalazioni Volumi | Maggio 2025

TEATRO NARRATIVA POESIA VARIA STORIA E SOCIETA’

Segnalazioni Volumi | Aprile 2025

TEATRO TEATRO – LETTERATURA TEATRO – SOCIETA’ ARTE ARCHITETTURA – SOCIETA’ STORIA STORIA – SOCIETA’

Segnalazioni Volumi | Marzo 2025

TEATRO Gran teatro Viviani. attualità e memoria a 75 anni dalla morte, AA.VV., supplemento del