TEATRO

Giuliano Scabia, Teatro. Teatro Vagante 1971-1973, a cura di Massimo Marino, Venezia, Marsilio, 2025
“Giuliano Scabia è stato uno dei drammaturghi più originali del dopoguerra. Ha percorso varie forme di scrittura per il teatro, organizzando le sue opere (1964-2020) nel Ciclo del Teatro Vagante, che comprende centodue titoli ed è costituito da testi compiuti di drammaturgia, schemi vuoti e racconti-diari di come tali canovacci sono stati riempiti con azioni teatrali, radiodrammi e racconti per la radio, operine dialogate di auguri rappresentate in situazioni segrete o in occasioni speciali...”
Annibale Ruccello, Teatro I. Ferdinando, a cura di Monica Citarella, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2025
“In una villa vesuviana in declino, poco dopo l’Unità d’Italia, si è volontariamente segregata la baronessa filoborbonica Clotilde Lucanigro, come segno di rifiuto della nuova situazione politica e sociale. Con lei la cugina povera Gesualda e il torbido prete del paese, Don Catello. L’arrivo del giovane Ferdinando sconvolgerà irrimediabilmente questo limbo ai margini di un feroce cambiamento epocale, segnato dall’avidità della nuova borghesia e dal cinismo di una nuova generazione del tutto priva di valori...”


Celine Frigau Manning (a cura di), Pirandello Ou La Chambre D’echos: Un Theatre Et Ses Intertextes, Parigi, Classiques Garnier Multimedia, 2024
“Sei studi critici e due pièces liberamente ispirate a Luigi Pirandello per esplorare il suo teatro come una camera d’eco. Dante, Boccaccio, Sterne e Freud vi risuonano nel corso delle riletture di Così è (se vi pare), Il giuoco delle parti, Sei personaggi in cerca d’autore ed Enrico IV.
I giochi di intertestualità proseguono sulla scena contemporanea con un’analisi del lavoro di Wajdi Mouawad su Sei personaggi, quindi con i testi – accompagnati dalle rispettive traduzioni inedite – che chiudono questo volume: il monologo Dalla parte del Figlio di Paolo Puppa (2020), e la creazione collettiva Che è, che non è | What Is, What Is Not di Elvira Frosini, Daniele Timpano e degli allievi dell’Accademia STAP (2022)…”
ROMANZO
Lorenzo Pavolini, Mille, Venezia, Marsilio, 2025
“Mille è un racconto del Risorgimento, cioè quel periodo in cui anche in Italia – con stupita e partecipe attenzione da parte del resto del mondo – un numero di persone sufficiente allo scopo prese parte all’unificazione della propria comunità nazionale e del territorio su cui insisteva chiamandolo patria, impugnando le armi, mettendo a repentaglio la propria incolumità, affrontando pericoli e disagi, rinunciando dall’oggi al domani a quel poco o quel tanto su cui potevano contare per tuffarsi nell’impresa. Il protagonista, Giovanni Pantaleo, è una figura storica (minore) con una posizione precisa nello sconfinato pantheon garibaldino. È stato il cappellano della spedizione siciliana, essendosi unito ai Mille appena sbarcati…”

CINEMA

Ferruccio Diozzi, Il cinema Wester, Napoli, Dante&Descartes, 2023
“Il volume di Ferruccio Diozzi, attento osservatore a amante di questa forma di spettacolo, si pone proprio in questa scia e, partendo dalle scelte di alcune tematiche chiave della narrativa di frontiera (il paesaggio, i nativi americani, l’avanzamento della civiltà ecc..), presenta film, a volte famosissimi, a volte poco sconosciuti, ma tutti interessanti per il contributo portato all’arte cinematografica e alla comprensione dello sviluppo degli Stati Uniti d’America...”
STORIA E SOCIETA’
Giovanni Raboni, Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita. Scritti sul calcio 1979-2004, a cura di Rodolfo Zucco, Milano, Mimesis, 2024
“ “Perché mi piace il calcio? Ogni tanto me lo chiedo. Quella per lo sport è una passione veramente gratuita, non ha senso.”
Giovanni Raboni iniziò a frequentare lo stadio giovanissimo, con il padre e il fratello, per seguire le partite casalinghe dell’Inter.
Per tanti anni presente sugli spalti di San Siro insieme all’amico Vittorio Sereni, suo compagno di tifo a partire dai primi anni Sessanta, Raboni ha dedicato al calcio una piccola ma preziosa parte della sua produzione poetica e giornalistica.“

STORIA E POLITICA

Gaetano Arfè. La resistenza del pensiero, a cura di Ciro Raia, Massimiliano Amato, Nola(NA), Infiniti Mondi 2025
“Gaetano Arfè ( 1925-2007 ), dirigente socialista e della sinistra, partigiano, è stato uno dei più importanti storici del nostro paese. Parlamentare e protagonista della storia culturale del secondo dopoguerra. Questo volume, nel centenario della nascita, raccoglie testimonianze e riflessioni di tantissimi esponenti del mondo della sinistra, democratico e della cultura che ce ne restituiscono tutta la sua forza e personalità...”
ANTROPOLOGIA
Franco La Cecla, Somigliare agli autentici, Napoli, Cronopio, 2025
“Cosa significa somigliare? Uno dei più antichi fenomeni umani. Un antropologo, Franco La Cecla, tirato dentro la danza da Virgilio Sieni, scopre che danzare è una pratica che mira a modellare il proprio corpo e quello di altri. Nel modo con cui Virgilio lo fa c’è una peculiarità, un indurre il corpo altrui a tirar fuori gemellarità, imitando a volte corpi dipinti, a volte paralleli. L’antropologia qui, risvegliata dalla danza, si chiede cosa sia un corpo paterno, cosa sia danzare in piazza, a occhi chiusi, coi giardinieri pariah dei giardini Moghul a Delhi e cosa siano gesti antichi come stringere i polsi, far ruotare la testa altrui, modellare i corpi accanto…”

AUTOBIOGRAFIA

Ciro Raia, Memorie Vesuviane, Napoli, Dante&Descartes, 2023
“Tre cominciamenti per l’interessante e partecipata memoria vesuviana e letteraria di Ciro Raia: “…..Luigi Compagnone se n’è andato. Sono passati molti anni e la nostra amicizia è viva…. Conobbi Fabrizia Remondino nel corso dell’edizione 1992 di Galassia Gutenberg, che, allora, si teneva nei saloni della Mostra d’Oltremare…. Non ho difficoltà a confessare che l’amavo. Anche se non si trattava di un amore preceduto da corteggiamento. Era stato un amore scoppiato tra le pagine di Francesca e Nunziata, il classico colpo di fulmine….”
FOTOGRAFIA
Salvatore Di Vilio, José Vicente Quirante Rives, Napoli in due. Un’altra fotografia, un’altra città, Napoli, Editorial Parténope, 2025
“Un dialogo franco e aperto tra due amici sulla Napoli di oggi e di sempre che evita i luoghi comuni, una conversazione attuale e toccante sulla vita che sta loro a cuore. Le fotografie e le riflessioni di entrambi si intrecciano nella città partenopea creando un mosaico che compone una immagine personale e allo stesso tempo condivisibile, guardando in faccia i problemi di Napoli ma anche abbandonandosi al suo fascino…”

POESIA

René Corona, Ma per fortuna che Offenbach c’è ovvero Il penultimo della classe, Riva del Po (FE), Book Editore, 2025
“Opera tanto inusuale quanto complessa, intensa e ricca di significati, questa di René Corona, che ancora una volta sfida lettori e critici sia sul piano dei contenuti sia su quello stilistico. Cha costruito il libro con ironia e sapienza, nel rispetto della sua necessità di dialogo permanente con tutte le diverse espressioni artistiche, dalla letteratura all’arte, alla musica classica e moderna, con citazioni e riprese di testi di autori varî (ci sono proprio tutti, da Ovidio ai quattro+quattro di Nora Orlandi …)…”
ARCHIVISTICA
Maria Senatore Polisetti, Giovanni d’Aragona. Fonti per la storia europea in età aragonese, Torre del Lago Puccini (LU), Civita Editori, 2025
“Il volume uscito nel Settembre 2025, prende in esame i Registri Quattrocenteschi del Cardinale Giovanni d’Aragona, conservati presso la Biblioteca annessa a monumento nazionale della Badia di Cava dei Tirreni in provincia di Salerno. Le circa 600 comunicazioni, in latino e in italiano, sono state studiate e regestate dall’autrice, secondo i criteri del classico inventario archivistico. Si tratta di documenti che riguardano il territorio Italiano (sud in particolare) ed Europeo, in special modo Spagna e Ungheria. Le comunicazioni, tra le quali ricevute, quietanze, missive, lettere con ordini di diverso tono, toccano svariati argomenti: amministrazione dei benefici, governo del territorio e delle anime, religione e rapporti con gli ebrei salernitani, restauri, costruzioni, ritrovamenti (come nel caso delle reliquie di San Gennaro), lettere ai familiari, rapporti con le banche fiorentine, etc. Poderoso l’indice dei luoghi e dei nomi, molto utile per orientarsi all’interno del contesto documentario sia attraverso i protagonisti, personaggi storici più o meno noti, sia rispetto ai luoghi frequentati dallo stesso Cardinale; il tutto si intreccia ad una serie di costanti relazioni umane, fonti storiche di prima mano, restituite in maniera oggettiva e diretta...”
