SEGNALAZIONI VOLUMI | GIUGNO 2025

TEATRO

Guccini, Latella, Lezza, Moscato, Palumbo, Zanardi, Le scritture del Grande Infante. Sull’opera-vita di Enzo Moscato, Claudio Affinito, Antonia Lezza, Matteo Palumbo, Maurizio Zanardi (a cura di), Napoli, Cronopio, 2025

L’idea di un libro collettivo dedicato alle scritture di Enzo Moscato è sopraggiunta prima della sua scomparsa, portata dal desiderio innanzitutto di ringraziare Moscato in vita, in sua presenza, per il dono di una scrittura cosmica liberatrice, amica, tra gli altri, di quelle di Artaud, Genet, Copi, nonché di tutte le altre, di varia natura, che ha liberamente tradotto, così da stabilire, attraverso la relazione con l’estraneo, un rapporto del tutto inventivo con la tradizione teatrale, e non solo, napoletana. Si trattava anche di segnalare che a Napoli viveva non solo un’ineguagliabile appartata creatura del Teatro, ma uno scriba che si dedicava a un’incessante invenzione di scritture teatrali, letterarie, semiologiche, filosofiche, musicali, di cui offrono qualche testimonianza gli inediti qui pubblicati...”

Fabrizia Ramondino, Teatro, Ippolita Di Majo (a cura di), Torino, Einaudi, 2025

Fabrizia Ramondino è una delle voci piú rilevanti del secondo Novecento italiano. A rileggere oggi il suo lavoro, ci si accorge di come abbia saputo creare un genere di scrittura che sta al confine tra il saggio e la narrazione, secondo una pratica ormai diffusa in alcune delle espressioni letterarie piú significative del nostro tempo. Dopo i romanzi, i racconti, le poesie, i saggi e gli interventi di critica militante, abbiamo adesso il suo lavoro per il teatro, quasi del tutto sconosciuto. Ramondino cominciò a scrivere per il teatro dopo l’esperienza della sceneggiatura di Morte di un matematico napoletano, scritta insieme a Mario Martone…”

Dario Fo, Franca Rame, La tragedia di Aldo Moro, prefazione di Jacopo Fo, Roma, Rogas, 2025

«Io tento di formulare delle ipotesi, di rispondere a delle domande. A chi è servita la strage di via Fani? A chi è funzionale un’Italia dove non si parla più di riforme, dove è passata la logica del meno peggio, dove sono stati messi in ginocchio i sindacati, bloccate le lotte? E ancora: che fine ha fatto la macchina del terrore, delle stragi di Stato? Tutti buoni, tutti a casa con la testa a posto?». Era il 1979: era trascorso appena un anno dall’uccisione di Aldo Moro. Dario Fo annunciava la scrittura, assieme a Franca Rame, di un testo teatrale, ancora una volta a partire dalla cronaca politica, dai documenti e soprattutto dalle lettere dello statista democristiano...”


ROMANZO

Giuseppe Catozzella, Il fiore delle illusioni, Milano, Feltrinelli, 2024

Con la sua voce inconfondibile Giuseppe Catozzella ci narra un appassionante romanzo di formazione che è al contempo lucido romanzo sociale. Il fiore delle illusioni è la storia del rapporto fra due cugini, fra due Italie, ma anche della resa dei conti con la parabola del sogno, con quella di un Paese: la promessa nella generazione dei nonni, la piena realizzazione materiale in quella dei padri, e quanto ora rimane ai figli. E la scoperta, dopo tutto, che vivere a metà non è vivere.

Arianna Farinelli, Storia di una brava ragazza, Torino, Einaudi, 2025

Arianna Farinelli è una politologa: ha insegnato alla City University di New York, viene da un quartiere popolare. Negli anni del liceo si vergognava di abitare «allo sprofondo», ma grazie al lavoro da barista della madre ha fatto un dottorato negli Stati Uniti. Eccellere nello studio era un modo per essere vista al di là del suo corpo, che i maschi tentavano continuamente di predare, maldestri e ingordi come si è nell’adolescenza, soprattutto in un Paese sessista, in cui fino al 1996 lo stupro è stato reato contro la morale anziché contro la persona. Che cos’è un corpo femminile, che cos’è una donna? Farinelli si interroga e ci interroga, mettendo a nudo la sua storia personale e quella delle donne della sua vita…”


LETTERATURA

Dolores Prato, Giù la piazza non c’è nessuno, Macerata, Quodlibet, 2024

Sono nata sotto un tavolino. Mi ci ero nascosta perché il portone aveva sbattuto, dunque lo zio rientrava. Lo zio aveva detto: «Rimandala a sua madre, non vedi che ci muore in casa?».
Ambiente non c’era intorno, visi neppure, solo quella voce. Madre, muore, nessun significato, ma rimandala sì, rimandala voleva dire mettila fuori della porta. Rimandala voleva dire mettermi fuori del portone e richiuderlo.
Pur protetta dal tappeto che con le frange sfiorava il pavimento, ascoltavo fitto fitto: tante volte venissero a cercarmi per mettermi fuori!
Sedevo sui mattoni. Molliche indurite mi si conficcavano nella pelle come sassolini. Quel primo pezzetto di mondo immagazzinato dalla mia memoria lo vedo come adesso vedo la mia mano che scrive.
..”


STORIA E SOCIETA’

Annalisa Sacchi, Inappropriabili. Relazioni, opere e lotte nelle arti performative in Italia (1959-1979), Venezia, Marsilio, 2024

“Inappropriabili sono le esperienze di chi, negli anni sessanta e settanta del Novecento, trovò nella performance il territorio di sperimentazioni capaci di abbattere i confini disciplinari, di integrare nell’estetica e nella politica il piacere, la materialità della creazione, l’irruenza della critica all’esistente.In questo libro si affollano così biografie, eventi e idee, azioni e opere che ricostruiscono una storia di relazioni: l’Autunno caldo, l’antipsichiatria e la militanza poetica di Giuliano Scabia, la guerra d’Algeria nel teatro musicale di Luigi Nono, le ecopolitiche di John Cage micologo e di Aldo Braibanti mirmecologo, le persecuzioni, i processi, le carcerazioni…

Maria Rosa Cutrufelli, Maria Giudice. Vita folle e generosa di una pasionaria socialista, Venezia, Neri Pozza, 2024

“Maestra, sindacalista, dirigente di partito, pacifista, militante antifascista, giornalista, appassionata lettrice. Nella personalità indomita di Maria Giudice – ingiustamente nota oggi solo per essere stata la madre intransigente di Goliarda Sapienza – convivono molte anime e altrettante passioni, e a tutte si è dedicata mostrando fin da giovanissima uno spirito eclettico e in anticipo sul suo tempo. Nata nella campagna lombarda nel 1880, Maria apprende dal padre l’importanza morale dell’azione politica e dalla madre la forza straordinaria della parola scritta, due forme di pensiero e di vita che in lei saranno sempre radicate e inestricabili…”

Daniela Fonti, Antonella Lavorgna, Antonella Martina, Giovanna Caterina De Feo, Omaggio a Carlo Levi. L’amicizia con Piero Martina e i sentieri del collezionismo, Milano, Silvana, 2025

L’omaggio a Carlo Levi (1902-1975) per la celebrazione dei cinquant’anni dalla scomparsa viene qui declinato attraverso il dialogo con le opere dell’amico più giovane Piero Martina (1912-1982), anch’egli torinese. Un “dittico” dedicato a sondare il linguaggio della pittura di entrambi, in certe stagioni affine sia stilisticamente che per scelte tematiche, pur nella innegabile originalità e autonomia dei loro temperamenti individuali. L’approfondimento dell’opera di Levi è ulteriormente arricchito dalla presentazione di un nucleo significativo di sue opere tutte inedite, provenienti dalla raccolta privata di Angelina De Lipsis Spallone, interessante figura di collezionista romana, sostenitrice, dopo la morte dell’artista, della Fondazione Carlo Levi...”


POESIA

Ilaria Palomba, Scisma, Bari, Les Flâneurs Edizioni, 2024

Scisma è un poemetto che prende forma a partire dal diario poetico condiviso da Ilaria Palomba in ospedale durante la lunga degenza nell’unità spinale del CTO di Garbatella dal 25 maggio al 28 ottobre 2022, dopo un mese di rianimazione all’ospedale San Giovanni Addolorata. Scisma parla di suicidio, disabilità, ospedalizzazione, psichiatrizzazione, rifiuto del dono della vita e poi ritorno alla fede nella vita e in Dio. Ma questo poemetto non è solo un modo per resistere alla degenza, è anche un testo brulicante, una voce alla ricerca delle sue origini letterarie, un costante confronto con i maestri; i versi sono intrisi di citazioni occulte, dalla Pizarnik alla Rosselli, da Celan a Metz...”

SEGNALAZIONI VOLUMI | OTTOBRE 2025

TEATRO STORIA E SOCIETA’ SAGGI ROMANZO

SEGNALAZIONI VOLUMI | SETTEMBRE 2025

TEATRO TEATRO E SOCIETA’ LETTERATURA E CRITICA ROMANZO POESIA STORIA E SOCIETA’ CINEMA

Segnalazioni Volumi | Luglio 2025

TEATRO TEATRO E SOCIETA’ LETTERATURA LETTERATURA E CINEMA ROMANZO

Segnalazioni Volumi | Maggio 2025

TEATRO NARRATIVA POESIA VARIA STORIA E SOCIETA’

Segnalazioni Volumi | Aprile 2025

TEATRO TEATRO – LETTERATURA TEATRO – SOCIETA’ ARTE ARCHITETTURA – SOCIETA’ STORIA STORIA – SOCIETA’

Segnalazioni Volumi | Marzo 2025

TEATRO Gran teatro Viviani. attualità e memoria a 75 anni dalla morte, AA.VV., supplemento del