IL TAGLIO DEL NASTRO VIRTUALE. IL CENTRO STUDI INAUGURA IL NUOVO SITO

di Annamaria FERRENTINO

Il sito del Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo è stato rinnovato. Oltre alla grafica, minima e funzionale, le novità constano nella riorganizzazione dei tanti (evviva!) contenuti accumulati negli anni e nelle nuove sezioni consultabili (come I modelli). Il sito è la prima interfaccia tra le attività del Centro Studi e i suoi utenti, un luogo virtuale in cui è possibile leggere i contributi pubblicati e anche partecipare grazie alla nuova sezione dei commenti. Questa ristrutturazione, virtuale eppure tangibile per il suo impatto sulla fruizione, aveva bisogno di essere celebrata alla vecchia e imprescindibile maniera: con la partecipazione. Sabato 15 novembre 2025, quindi, si è tenuto un incontro fortemente voluto dalla Professoressa Antonia Lezza per presentare il nuovo sito. 

È stata l’occasione per i soci dell’Associazione di ritrovarsi e fare esperienza collettiva della navigazione, solitamente atto immersivo e solitario. Era necessario declinare al plurale la celebrazione di questa ristrutturazione, frutto di un lavoro di squadra, promosso dalla Professoressa Lezza. Sono stati preziosi, infatti, l’apporto, i suggerimenti e le osservazioni di alcuni tra i soci più attivi, come Emanuela Ferrauto, Antonio Grieco, Ariele D’Ambrosio, Gius Gargiulo, Annalisa Aruta Stampacchia, Antonella Rossetti e Federica Caiazzo. In particolare, è grazie al prezioso lavoro di Stefania Cerbone che il sito è stato aggiornato di volta in volta con i nuovi contributi. E proprio per questo è stata lei a presentare le novità del sito e a farci da guida in questa nostra visita virtuale. Nell’aggiornamento che è stato fatto coesistono tante novità e soprattutto la storia quasi trentennale dell’Associazione. Ci sono i tre appuntamenti periodici del Centro Studi: le rubriche Guida galattica per i lettori, dedicata alle recensioni di romanzi, di testi sul teatro e le arti performative, di poesia, e ancora le Segnalazione di volumi e L’altro sguardo, che leggete ora.
Ci sono delle sezioni nuove, come I modelli, consacrata a Enzo Moscato, tra contributi e iniziative (come la pubblicazione del volume Tà-kài-tà edito da Editoria&Spettacolo e a cura di Antonia Lezza) e a Manlio Santanelli con testi inediti (come La 111 di Beethoven o Il critico leggermente interessato). Ci sono le recensioni, che per genere e frequenza non rientrano nell’abituale Guida galattica, bipartite in libri e spettacoli. Ci sono, nella sezione Le nostre attività, le iniziative promosse dall’Associazione: dalle pubblicazioni alla didattica, con i vari seminari frequentemente proposti. Uno spazio, anche questo arricchito, è destinato a molti attori che hanno fatto la storia del teatro napoletano e non solo, con delle schede biografiche e artistiche accurate. Come testimoniato da questa sezione, alla base del rinnovamento del sito c’è la volontà di creare un luogo virtuale non solo di promozione delle proposte dell’Associazione- pubblicazioni, presentazioni, formazione- ma anche di preziosa e agevole consultazione per studiosi o appassionati di teatro. Pensiamo anche al valore storico che le recensioni, in particolar modo agli spettacoli, acquisiscono progressivamente nel tempo e che sono adesso suddivise per anni, fino al 2015. Il nuovo sito, dunque, ha l’ambizione, ancor più esplicita nella sua nuova veste, di porsi anche come archivio storico e artistico.

Questa visita virtuale ma condivisa dal vivo è stata un’occasione di incontro e confronto stimolante per i soci, che hanno partecipato numerosi. E ci sono stati ospiti di eccezione, o meglio, eccezionali per la loro caratura artistica e professionale, ma ormai di casa nell’Associazione, nonché soci onorari: Isa Danieli, Manlio Santanelli, Gino Curcione, Franco Betteghella, Pasquale Iaccio, Maurizio Zanardi (direttore editoriale della casa Editrice Cronopio), Francesco Somma (Direttore della fondazione Eduardo De Filippo). E c’è stato un dono, una piacevole sorpresa da parte di Lina Barbalato, sorella dello scenografo, pittore e costumista Tata Barbalato: una tela dell’artista (foto nell’articolo) per la Professoressa Antonia Lezza e il Centro Studi. Recentemente Rossella Petrosino ha scritto della sua serie di illustrazioni donate nel 2010, esposte al primo piano dell’Associazione e dedicate all’opera di Raffaele Viviani. Questa serie accoglie un nuovo arrivato, che colora la parete con un tocco di blu chagalliano.  

In foto: Lina Barbalato, Antonia Lezza,
Francesco Somma

Fortuna che il dono- l’atto di offrire in dono- persiste, nel suo valore testimoniale dei legami umani e nella sua sovversione contro l’individualismo radicale. In un volume dedicato alla cultura popolare in Italia, l’antropologo Fabio Dei si sofferma appunto sulla pratica del dono, facendo riferimento a una riflessione del sociologo Godbout, il quale “parla in proposito di una resistenza indiretta del cittadino-utente che la razionalità moderna si sforza di separare dall’opacità delle reti sociali e dall’esistenza comunitaria senza riuscirci mai del tutto.” (1) Ecco, questo dono inatteso, così come l’incontro per la presentazione del nuovo sito, ci ricordano che la comunità dell’Associazione può contare su una rete sociale tutt’altro che opaca: vivace, vivacissima. E da oggi, il nuovo sito in rete- quella virtuale- ne sarà rispecchiamento ancor più fedele.

  • 1)  Fabio Dei, Cultura popolare in Italia. Da Gramsci all’Unesco. Bologna, Il mulino, 2018, p. 158.

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