GENNARO CANNAVACCIUOLO

di Massimo COLELLA

Attore, cantante, chansonnier e fantasista di respiro senz’altro europeo, Gennaro Cannavacciuolo è nato a Pozzuoli il 14 febbraio 1962 ed è morto prematuramente a Roma il 24 maggio 2022.

Scoprì il teatro all’età di otto anni, quando, in una recita scolastica, indossando i panni di Pinocchio, comprese intuitivamente che il suo destino sarebbe stato la recitazione. Fino ai diciotto anni seguì corsi teatrali, parallelamente agli studi scolastici.

Conseguito il diploma, nonostante il parere contrario dei suoi genitori, decise di assecondare la sua passione e lavorò per quattro anni, fondamentali per la sua formazione, nella compagnia di Eduardo De Filippo, fino alla morte di quest’ultimo. È interessante ricordare che nel 1981 De Filippo ebbe a scrivere apertis verbis nell’ordine del giorno del suo teatro: «Ringrazio Gennaro Cannavacciuolo per la sua collaborazione, ma soprattutto per il suo impegno e la grande professionalità con cui egli ha affrontato situazioni impreviste; è l’inizio di un lungo cammino».

Durante l’esperienza eduardiana, Cannavacciuolo strinse una solida amicizia con Pupella Maggio, con cui recitò anche in seguito e della cui memoria, alla sua morte (1999), fu attento custode.

Non proveniente da famiglia d’arte, Gennaro ha sempre considerato Eduardo e Pupella come suoi genitori adottivi.

Dopo la morte di Eduardo e un breve periodo trascorso con Luca De Filippo, dal 1987, cimentandosi anche nel canto e nel ballo e optando per scelte artistiche sempre più impegnative, interpretò ruoli da protagonista in spettacoli molto importanti, tra i quali Cabaret, di cui fu il primo interprete in Italia; Concha Bonita, con musica di Nicola Piovani; Le notti di Cabiria; Il bacio della Donna Ragno; Carmela e Paolino, Novecento Napoletano, Questa sera Amleto.

Dal 1996 interpretò il ruolo del brillante in varie operette (nel 2002 vinse il premio “Trieste Operette”). In modo continuativo per il Teatro Verdi di Trieste nel 1996 si esibì in Scugnizza, nel 1997 ne La principessa della ciarda con Paola Tedesco e la regia di Gino Landi, nel 1998 in Cin Ci La, nel 1999 in Rose-Marie di Rudolf Friml con Alessandro Safina, nel 2000 in Gräfin Mariza di Emmerich Kálmán, nel 2012 ne La vedova allegra, come anche in seguito nel 2014, nel 2017, nel 2019 e nel 2020 presso il teatro Verdi di Salerno, diretto da Daniel Oren.Lavorò inoltre per il teatro Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l’egida del teatro San Carlo di Napoli, per il teatro Verdi di Pisa, il teatro Carlo Felice di Genova ed il San Carlo di Napoli. 

Dal 2010 si dedicò principalmente a recital scritti e diretti in prima persona, quali Volare. Omaggio a Domenico Modugno e Milva. Donna di teatro, mentre nel 2014 fu protagonista con Fiorenza Cedolins ed Alessandro Safina di una puntata di Prima della prima in onda su Rai 3.

Dal 1988 partecipò anche a numerose trasmissioni televisive, nonché a fiction e film sia per il cinema che la televisione, lavorando con Giuseppe Patroni Griffi, Gina Lollobrigida, Pippo Baudo, Paolo Limiti, Mireille Mathieu, Marisa Laurito, Nicola Piovani, Alfredo Arias, Gianni Morandi, Saverio Marconi, Giulio Scarpati, Vittorio Sindoni, Carlo Vanzina, Gigi Proietti e molti altri grandi nomi dello spettacolo italiano.

Nel 2017 ricoprì un ruolo da co-protagonista nella serie internazionale, The Clash of Future, per la regia di Jan Peter, interpretando il ruolo di Silvio Crespi.

Ha vinto numerosi premi fra cui, nel 2005 e 2009, quello più importante del settore, il Premio ETI Olimpici del Teatro.

Per i critici più esigenti del settore, Cannavacciuolo è stato sinonimo di talento, di classe, di eclettismo e di fantasia insuperabili, uno degli ultimi eredi della grande scuola attoriale legata ad Eduardo, indubbiamente capace di affrontare il comico, il tragico, la rivista e il cabaret con uno stile inconfondibile. Non si può non ricordare come sia stato un puntuale, rigoroso, raffinato, spiritoso e intelligente interprete di personaggi ed emozioni che riusciva a connettere inseguendo un suo stile personalissimo, costruito con certosina pazienza e tensione estetica tra invenzioni e citazioni, frutto di lavoro tenace e ricerche d’archivio per trovare notizie che dessero nuova vitalità ai ricordi di cronache anche molto datate.

In sua memoria, nel 2024 è stato istituito il Premio Gennaro Cannavacciuolo, con il sostegno della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e della Direzione Generale Cinema, il cui obiettivo è quello di sostenere giovani attori/attrici tra i 18 e 33 anni che si contraddistinguono per le loro capacità espressive poliedriche, per il loro talento e la loro preparazione tecnica, consentendo loro di esprimersi attraverso il canto, la recitazione e la danza in vari generi.

LELLO GIULIVO

di Massimo COLELLA Nato a Napoli nel 1957, Lello Giulivo, artista costitutivamente poliedrico (cantante, attore

TONINO TAIUTI

di Massimo COLELLA Esponente ‘involontario’ della cosiddetta “nuova drammaturgia napoletana”, Tonino Taiuti ha condiviso con

ANNA RITA VITOLO

di Massimo COLELLA Attrice di grande spessore e molto nota al grande pubblico per la

LINO MUSELLA

di Massimo COLELLA Lino Musella, attore teatrale e cinematografico estremamente competente e versatile, è nato

LALLA ESPOSITO

di Massimo COLELLA Attrice e cantante, anzi “cantattrice”, di tutto rilievo nell’attuale panorama artistico partenopeo

ENZA DI BLASIO

di Massimo COLELLA Cantante, attrice e chitarrista, Enza Di Blasio è una delle più originali