ANNA RITA VITOLO

di Massimo COLELLA

Attrice di grande spessore e molto nota al grande pubblico per la sua brillante partecipazione alla serie televisiva L’amica geniale per la quale è stata candidata per l’ultima stagione ai Nastri d’Argento.
Anna Rita Vitolo è nata il 16 aprile 1976 a Salerno.

   Presso il Liceo “Francesco De Sanctis” della sua città ha conseguito nel 1995 la maturità classica. Si è laureata nel 2003 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, discutendo una tesi in Letteratura Teatrale Italiana.

   Dopo essersi avvicinata al mondo del teatro partecipando alle attività di alcune compagnie amatoriali salernitane, ha frequentato a Napoli, a partire dal 1997, l’Accademia dello Spettacolo diretta da Antonio Casagrande (1931-2022), padre di Maurizio (n. 1961), conseguendo nel 2000 il diploma di Attrice.

   Ha quindi approfondito la sua formazione professionale mediante la frequentazione di numerosi stage. In particolare, nel 1998 ha partecipato a uno stage di Affabulazione, diretto da Vincenzo Pirrotta, e a uno di Mimo, coordinato da Michele Monetta. L’anno seguente, sotto la guida di Maria Pia Cerulo, ha preso parte a uno stage di Recitazione Cinematografica, fondato sul Metodo Actor’s Studio. Ha frequentato nel 2001 lo stage La parola del corpo, diretto da Gilles Coullet, mentre nel 2009 ha partecipato allo stage Lo Spirito del mutamento, curato da Davide Iodice. Da segnalare, inoltre, la frequentazione dello stage di Danza per Attore, a cura di Loredana Mutalipassi (2011), e dei corsi di Dizione, con Antonio Izzo (2013), e di Canto, con Giulio Liguori (dal 2015 al 2019).

 Anna Rita Vitolo ha dato l’avvio alla propria carriera teatrale nel 2000, recitando, per la regia di Annarita Praticò, nella Lisistrata di Aristofane: tale debutto le è valso il Premio come Miglior Attrice nell’ambito del Festival salernitano “Comicittà” (2002). Nel 2001 ha partecipato a Due corna di felicità di Annarita Praticò (regia di Mario Fedele); con questa prova attoriale ha ricevuto, invece, il Premio Miglior Attrice “Torre d’Oro” ediz. 2002 (Vico Equense).

   Per la regia di Walter Manfrè, ha preso parte nel 2002, con Riccardo Garrone, al Pigmalione di G. Bernard Shaw, tradotto e adattato da Giovanni Antonucci per una produzione della compagnia romana “Il Globo” (cfr. Laura Nobile, Al teatro Al Massimo la commedia di George Bernard Shaw con Garrone e la Costantini. Il regista: “Un cialtrone e una barese”, in “la Repubblica”, 29 novembre 2001).

   Nel 2004, per la regia di Gaetano Stella, ha partecipato alla commedia musicale Gambrinus 1900 – omaggio a Salvatore Di Giacomo, scritta, oltre che da Stella stesso, da Ciro Villano (produzione “Animazione ’90”), mentre nel 2008 ha recitato, con Anna Bonaiuto, in Proprio come se nulla fosse avvenuto, per la regia di Roberto Andò (produzione “Gli Ipocriti – Napoli Teatro Festival”).

   L’anno successivo ha conquistato, nell’ambito del Festival “Le voci dell’anima” di Rimini, il Premio della critica e quello come Miglior Attrice grazie alla prova recitativa messa a segno ne Il Baciamano di Manlio Santanelli, diretto da Antonio Grimaldi (produzione “Teatro Grimaldello”). Scrive a tal proposito Emanuela Ferrauto: «L’attrice dimostra una mimica, una padronanza del testo, una forza vitale corporea che da molto tempo non riuscivamo a ritrovare sul palcoscenico».

   Anche nel 2010 Vitolo ha recitato in una pièce di Manlio Santanelli, Harold è diventato verde, sempre per la regia di Antonio Grimaldi (e con la stessa produzione). Ancora una volta sotto la regia di Antonio Grimaldi – e per la stessa produzione – ha preso parte nel 2011, nel ruolo della «dolente e intensa» madre di Pasolini (Gemma Criscuoli), a Nel Nome del Padre. In memoria di P. P. Pasolini, spettacolo – scritto questa volta dallo stesso Grimaldi – che ha vinto il Festival “Voci dell’Anima” di Rimini. Nel 2011-12 ha recitato con Nando Paone in Se ci amiamo non ci estinguiamo, scritto (nel 2005) e diretto da Cetty Sommella (produzione “I dieci mondi”), mentre, in qualità di attrice/cantante, ha preso parte nel 2013 alla commedia musicale Canto di Natale, da Charles Dickens, diretta da Gaetano Stella (produzione “Animazione ’90”).

   Come attrice/mima ha partecipato, sempre nel 2013, a Oberto Conte di San Bonifacio di Giuseppe Verdi, per la regia di Mario Martone, presso il Teatro La Scala di Milano. Nelle vesti di attrice/cantante, ha preso parte nel 2014, sotto la regia di Gaetano Stella, al musical Roma Caput Mundi (produzione “Animazione ’90”).

   È, invece, del 2015 la splendida interpretazione del ruolo di una giovane madre in preda ad angoscianti interrogativi nel monologo Il chiodo fisso di Manlio Santanelli, diretto da Antonio Grimaldi (produzione “Teatro Grimaldello”): «le domande che la donna si pone – ebbe a spiegare il regista – appartengono a un universo razionale, finché non entra in gioco l’amore ossessivo per la “proprietà”». Sempre nel 2015, Vitolo è andata in scena in Ceneri alle ceneri di Harold Pinter, per la regia di Carla Avarista (produzione “Teatro del Giullare”), e, in qualità di attrice/cantante, ha partecipato, per la produzione “Le Nuvole – Casa del Contemporaneo”, nella suggestiva cornice degli Scavi Archeologici di Minori, a due musical diretti da Lucia Amato e Gerardo Buonocore, Imperium e Masaniè.

   Nel 2016 ha preso parte al meritorio Progetto Pasolini (Lucciole all’Inferno, Vietato Porno Amen e Davanti agli occhi), scritto e diretto da Antonio Grimaldi (produzione “Teatro Grimaldello – Università degli Studi di Salerno”). Sempre nel 2016, grazie ad una coproduzione tra il Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo e il Teatro Grimaldello, ha interpretato con verità di accenti – ancora una volta per la regia di Antonio Grimaldi – un monologo tratto dal Carteggio intercorso nel 1913-1915 tra Stamura Segarioli e Francesco Fusco, dal titolo Il fiore che ti mando l’ho baciato: «Vitolo utilizza toni estremamente delicati e restituisce la dimensione intima di una confessione che si riesce ad esternare solo sussurrando; una recitazione che non lascia spazio a patetismi o eccessi di enfasi ma che si protrae come in un’unica lunga poesia» (Stefania Tirone).

   Tra il 2016 e il 2018 (ma lo spettacolo è stato ripreso anche nel 2021/22), per la regia di Luciano Melchionna, Vitolo ha calcato le scene al fianco di Lello Arena in Parenti Serpenti, divertente e amara commedia di Carmine Amoroso (produzione “Ente Teatro Cronaca”): suo il ruolo di Lina, personaggio che nella celebre versione cinematografica di Mario Monicelli (1992) era stato interpretato da Marina Confalone. Nel 2017, per la produzione “Palco 11zero8”, Vitolo si è cimentata nella verghiana Storia di una capinera, diretta da Roberto Matteo Giordano (Premio “Li Curti”), mentre nel 2018 ha partecipato al Progetto Cantieri Viviani a Castellammare di Stabia (produzione “Casa del Contemporaneo”).

   Per la regia di Paolo Coletta, ha recitato nel 2019 ne Il paese di Cuccagna, da Matilde Serao (produzione del Teatro Stabile di Napoli). Sempre per la regia di Coletta, ha preso parte nel 2019/20, con Maria Paiato, a Madre Courage e i suoi figli di Bertolt Brecht (produzione Società per attori di Roma – Teatro Metastasio di Prato – Campania Festival).Con Lello Arena, ha registrato per Rai 2 nel 2021 Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, per la regia di Luciano Melchionna.

    Per quanto concerne il settore cinematografico e televisivo, Vitolo ha fatto la sua prima apparizione nel 2010, nel cortometraggio diretto da Luca Granato Tutte le donne. Nel 2011 ha preso parte, per la regia di suo fratello Gino Vitolo, al cortometraggio …ma tu rimani, oltre che – per la regia di Pino D’Angiò – alla sit-com Epaminonda, andata in onda su Sky. Sempre sotto la regia del fratello Gino, ha recitato nel 2012 nel cortometraggio La mente crea la materia.

   Il grande successo è arrivato nel 2018 con la partecipazione, per la regia di Saverio Costanzo e nei panni di Immacolata (madre della coprotagonista Elena – detta Lenù – Greco, interpretata da Margherita Mazzucco), alla serie televisiva L’amica geniale, tratta dai romanzi di Elena Ferrante (co-produzione RAI Fiction, HBO, Fandango e Wildside). Nel 2020 Vitolo ha preso parte, sempre per la regia di Saverio Costanzo, anche alla seconda stagione (Storia del nuovo cognome) di questa fortunatissima serie. Anche la terza stagione (Storia di chi fugge e di chi resta), diretta nel 2022 da Daniele Luchetti, ha visto la partecipazione dell’attrice salernitana, che in un’intervista ha dichiarato: «Sono molto vicina ad Imma per la sua determinazione e per il suo senso di protezione nei confronti della famiglia. Per il resto, ho giocato con lei in grande libertà: Imma è puro istinto. In fondo, ogni essere umano lo è. Siamo tutti animati da mille sfumature e sensazioni e Imma non fa eccezione: sa essere tenera, comica e dura nello spazio di poche sequenze».

   Nel 2019 Vitolo ha preso parte al lungometraggio diretto da Alessandro Siani Il giorno più bello del mondo (co-produzione Bartleby Film, Vision Distribution e Buonaluna) e, per la regia di Gaetano Del Mauro, al cortometraggio Tonino (produzione “Giffoni Film Festival”). Nel 2020 ha invece recitato nel cortometraggio Maternage di Walter Della Mura. Nel 2021 è apparsa nei panni di Elide Santucci, candidata sindaco, su Amazon Prime, per una produzione Filmauro, nella serie TV Vita da Carlo, di e con Carlo Verdone; nello stesso anno ha partecipato anche al cortometraggio Gioia di Eduardo Castaldo.
Nella stagione 2023/2024 ha partecipato, nel ruolo di Gesualdina, al Ferdinando di Annibale Ruccello con la regia di Arturo Cirillo; nel 2024/2025 ha recitato nello spettacolo La Grande Magia di Eduardo De Filippo con la regia di Gabriele Russo.
Nella stagione 2025/2026 debutterà in Finale di partita di Beckett con la regia di Gabriele Russo.

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