L’ORO DI NAPOLI. Adattamento di Manlio Santanelli, regia di Nello Mascia

È andato in scena dal 27 febbraio al 1 marzo al teatro Trianon-Viviani lo spettacolo “L’Oro di Napoli”, adattamento scenico di Manlio Santanelli dell’omonima opera di Giuseppe Marotta, per la regia di Nello Mascia.

Il binomio Santanelli-Mascia ha origini molto lontane, risale agli anni Ottanta; questa volta si confronta con i racconti di Marotta, portando in scena l’essenza di una napoletanità popolare, mai oleografica.  Lo spettacolo riprende dal libro quattro dei sei episodi, in un’atmosfera corale poiché il peso della vicenda individuale è vissuto e condiviso dall’intera collettività. Da questa dimensione corale deriva l’importanza della musica in scena, eseguita con grande capacità da Mariano Bellopede e Davide Afzal.

La creatività di Santanelli ha dovuto tener conto non solo dell’opera letteraria di Marotta ma anche dell’adattamento cinematografico di Vittorio De Sica del 1954. A tale proposito lo stesso Santanelli scrive:

L’adattamento per le scene dei racconti di Marotta, raccolti sotto il titolo “L’oro di Napoli”, mi ha indotto ad assumere una serie di precauzioni che evitassero ogni confronto con il magistrale film omonimo.

In primo luogo, ho cercato, quando non li ho potuti escludere di trattare quei racconti divenuti esemplari, adottando una chiave di lettura che mi permettesse di allontanarmi dal folklore, e di portare in primo piano l’elemento grottesco in essi contenuto.

Inoltre, ho inserito un paio di racconti che il film di De Sica non aveva preso in considerazione.

Infine, ho chiesto alla musica di fare da filo rosso che potesse dare una sorta di continuum ai vari materiali utilizzati.

Ne è sortito uno spettacolo musicale che ha consentito al regista Mascia di costruire uno spettacolo originale, che vive di vita propria eludendo ogni rischioso confronto”. [dichiarazione di Manlio Santanelli inviata all’Associazione]

Nello Mascia ha inoltre affermato:

C’è tanto oro in questo spettacolo: non solo quello dei racconti di Marotta, che descrivono con assoluta precisione l’autentico spirito dei napoletani e il loro legame indissolubile con la città, ma anche quello del lavoro di Manlio Santanelli, che ha voluto assecondare l’amore e l’ammirazione sia per l’opera scritta da Giuseppe Marotta, sia per le immagini scolpite nella memoria collettiva di quel film indimenticabile; assicurando pure la sua presenza costante in tutte le prove, montando e smontando il suo adattamento secondo le esigenze che via via si presentavano, con umiltà e infantile passione”.

[ilmattino.it Napoli-Teatro 26/02/2020]

Ottima l’interpretazione degli attori, (in ordine alfabetico) Rossella Amato, Roberto Azzurro, Cloris Brosca, Ciro Capano, Giancarlo Cosentino, Rosaria De Cicco, Gianni Ferreri, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Ciccio Merolla, Rosario Minervini e lo stesso Nello Mascia in scena nei panni del guardaporta-narratore Don Ersilio, nella cornice scenografica curata da Raffaele Di Florio. 

L’Oro di Napoli

da Giuseppe Marotta

riscrittura scenica Manlio Santanelli

regia Nello Mascia

aiuto regia Nicola Minetti

con Nello Mascia, Rossella Amato, Roberto Azzurro, Cloris Brosca, Ciro Capano, Giancarlo Cosentino, Rosaria De Cicco, Gianni Ferreri, Roberto Mascia, Massimo Masiello, Giovanni Mauriello, Matteo Mauriello, Ciccio Merolla e Rosario Minervini

musiche eseguite da Mariano Bellopede e Davide Afzal

scene Raffaele Di Florio

costumi Annalisa Ciaramella

produzione Nonsoloeventi-teatro Palapartenope

27 febbraio – 1 marzo 2020

Teatro Trianon – Viviani

Piazza Vincenzo Calenda, 9 – Napoli