“Write”: uno spazio di riflessione e di lavoro dentro e intorno alla drammaturgia

L’ALTRO SGUARDO

Write: uno spazio di riflessione e di lavoro dentro e intorno alla drammaturgia

di Antonella Babbone

Da residenza di drammaturgia – nata tra le colline di Mandanici che dalle Valli joniche dei Peloritani guardano al mare dello stretto – a spazio di riflessione e di lavoro sul web.

Anche Write – Residenza di drammaturgia contemporanea curata dall’artista Tino Caspanello, con il prezioso contributo di Cinzia Muscolino (progetto grafico e artista in residenza) e l’organizzazione di Gigi Spedale per Latitudini – Rete siciliana di drammaturgia contemporanea, in questo lungo periodo pandemico si è spostata sul web dove ha trovato spazio un’edizione speciale che con il titolo Words and Arts “è riuscita a puntare l’obiettivo sui segni del teatro, della scrittura e, per questa edizione, anche su quelli dell’arte, raccogliendo domande, riflessioni, dubbi”.

La sesta edizione ha visto rinnovarsi la collaborazione col DAMS, sede del Dipartimento COSPECS dell’Università degli Studi di Messina, in particolare attraverso la presenza degli stagisti del DAMS coordinati da Dario Tomasello e Katià Trifirò e il patrocinio dell’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e dell’ERSU di Messina. A introdurre e accompagnare le giornate di lavoro i preziosi diari di drammaturgia curati da Vincenza di Vita.

Elementi ricorrenti e nuovi stimoli

Diversi gli elementi che hanno accomunato anche questa edizione di Write, la sesta, alle precedenti, a partire proprio dalla presenza  di diversi drammaturghi, provenienti da diverse parti del mondo, che si sono incontrati per scambiarsi riflessioni intorno alla drammaturgia, partendo dal suo interno, dalla scrittura del testo teatrale alla scansione giornaliera del lavoro che ha visto la nascita di nuovi testi scaturiti da una riflessione  nata all’interno di piccoli gruppi di tre autori che – attraverso il ragionamento e la condivisione – sono giunti insieme alla scelta di un tema comune sul quale hanno lavorato nel corso della giornata. Nuovi gli stimoli e le suggestioni che hanno condotto le discussioni verso il ragionare dentro e fuori il teatro e la drammaturgia in un anno in cui la distanza, in particolare fisica, ha impedito che i luoghi di incontro fossero raggiungibili e i corpi e le menti potessero trovarsi in una dimensione collettiva.

Da qui un nuovo format svoltosi dal 14 al 19 dicembre 2020.

Nell’arco di ciascuna giornata di lavoro, tre drammaturghi hanno individuato tre temi per ogni giornata: il contatto, l’attesa, l’illusione. Gli artisti visivi, che per la prima volta hanno preso parte a questa nuova versione della residenza, hanno creato le loro opere partendo proprio dal testo neonato dell’autore a loro assegnato, adoperandosi per trasfigurare le parole in un altro segno artistico. A seguire una riflessione sulla scelta del tema, sulla modalità di svilupparlo e sulle suggestioni innescate attraverso il processo creativo. Il tutto in diretta streaming, con la partecipazione quindi anche degli spettatori che da casa hanno avuto la possibilità di seguire Write attraverso il canale fb della residenza.

Autori, artisti e ospiti

Protagonisti di questa edizione nove diversi autori Senem Cevher, TURCHIA Andreas Flourakis, GRECIA Aurélie Vauthrin-Ledent, BELGIO, Manlio Marinelli, Rino Marino, Fabio Pisano, Lina Prosa, Luana Rondinelli, Silvia Zoffoli, altrettanti artisti visivi Tino Caspanello, Lorenzo Cassarà, Giovanni Castro, Rosario Catrimi, Michela De Domenico, Tania Giordano, Giacomo Miracola, Cinzia Muscolino, Carmine Prestipino e tanti ospiti e giornalisti Giulio Baffi – presidente Associazione Nazionale Critici di Teatro Claudia Cannella – direttrice della rivista Hystrio, Dario Tomasello – professore all’Università di Messina, Stéphane Resche – Eurodram e Università Paris Est Créteil, Maximilian La Monica – Editoria & Spettacolo, Giusi Diana – Critica d’Arte e curatrice Giusi Arimatea, Marta , Cutugno, Filippa Ilardo, Paolo Randazzo, Alessandro Toppi.

Considerazioni

Nonostante l’apparente “compromesso” a cui tanti progetti culturali hanno dovuto cedere per potersi realizzare data l’impossibilità dell’incontro in presenza, l’edizione di Write: Words and Arts è riuscita a rinnovarsi senza cadere nella trappola dell’ennesimo evento in streaming. Sperimentando un nuovo format, una nuova formula che ha trovato, ancora una volta, nella sperimentazione la chiave di lettura e di realizzazione, ritrovando, anche sul web, quell’energia e quell’entusiasmo che accompagnano sempre tutti gli artisti, i collaboratori e gli spettatori che ogni anno ne prendono parte. Un momento di riflessione e di condivisione collettiva importante e vitale che conferma la necessità di uno spazio fisico o virtuale di incontro, di lavoro tra artisti, operatori, giornalisti e curatori del mondo del teatro, dell’arte e dell’editoria di settore.