Cravates illustrées – recensione di Annalisa Aruta

Gius Gargiulo, Cravates illustrées, Paris, Michel Houdiard éditeur, 2019, pp. 58.

Cravates illustrées è un godibilissimo libro scritto da Gius Gargiulo, pubblicato a Parigi da Michel Houdiard. La cravatta, come specifica l’autore, indica quel pezzo di stoffa che gli uomini e, a volte anche le donne, mettono intorno al collo. La cravatta è un importante simbolo sessuale, lo indica la sua forma che ricorda una freccia rivolta verso il basso ad indicare il sesso. Questo pezzo di tessuto di circa 140 cm di lunghezza e tra 4 e 8 cm di larghezza costituisce un punto di attrazione per lo sguardo e comunica attraverso la qualità della seta, della lana o del cotone, le sfumature o i motivi figurativi, la personalità di chi la indossa. Può creare un legame tattile con l’interlocutore che non resiste al desiderio di toccarla durante un incontro.

Sfogliando le pagine illustrate di questa piccola, ma succosa pubblicazione possiamo leggere la storia di DOM un uomo, grande collezionista di cravatte, che incontriamo già fin dalle prime pagine del libro dove viene rappresentato nell’atto ambiguo di aprire il suo impermeabile. È ingiustamente accusato di esibizionismo, infatti, poi scopriamo che il suo gesto non serve a mostrare oscene nudità, ma piuttosto a svelare la sua meravigliosa collezione di cravatte. Sul filo delle pagine che riproducono tante cravatte possiamo cogliere nei loro rutilanti colori e nelle storie per immagini che esse narrano, ‘l’anima’ dell’autore che è, fondamentalmente, un dissidente come DOM. Al grigiore e alla banalità della vita quotidiana Gius Gargiulo oppone la sua fantasia e creatività per regalarci momenti di evasione attraverso illustrazioni che descrivono aperitivi, spiagge, volate sul surf, avventure di caccia al tesoro o di corsari caraibici, antiche donnine in bikini o fascinose figure femminili, paesaggi urbani d’America o d’Europa, saporose tazze di caffè che invitano alla lettura dei giornali. Insomma quello che narra DOM o meglio Gargiulo più che storie dipinte sulle cravatte sono la storia di un uomo che porta la cravatta al di là e al di sopra degli schemi soliti di chi le indossa. Se è vero che all’interno della cravatta è insinuata la sua ‘anima’, come è chiamata la fodera, ci chiediamo se all’interno delle riproduzioni figurative di queste cravatte non si nasconda l’anima dell’autore espressa nella capacità evocativa del narrare storie e fino a che punto la sua conversazione sulle cravatte si opponga al modo convenzionale di vivere quel piccolo pezzo di stoffa. Come in tutte le indagini, inesorabilmente, qualcosa, della poliedrica personalità dell’autore, ci sfugge.

La cravatta per Gius Gargiulo è come la prima carta del gioco dei tarocchi a cui possiamo chiedere di fare luce sul mistero del nostro futuro o di conservarlo per sempre.

Annalisa Aruta