SANTARCANGELO FESTIVAL- 50 anni

Nel 2020 Santarcangelo Festival compie cinquant’anni.

È il più antico festival italiano dedicato alle arti della scena contemporanea e uno dei più significativi appuntamenti europei nell’ambito del teatro e della danza.

Un Festival di creazione le cui attività si sviluppano in continuità durante l’intero anno, con appuntamenti tesi a nutrire la cultura teatrale del territorio, per poi esplodere nel mese di luglio in dieci giornate, intensissime per la presenza di artisti, creazioni, spettacoli, seminari, laboratori, luoghi d’incontro.

Di fondamentale importanza l’incrocio tra la dimensione internazionale del Festival e il rapporto con lo spazio pubblico di Santarcangelo e i suoi cittadini.

In occasione del cinquantesimo anno di attività sono state organizzate una serie di attività d’indagine, riflessione e confronto differenti, con l’obiettivo non solo di ricostruire e raccontare la vicenda del Festival, ma di avviare un processo di ricerca condiviso, aperto tra passato e futuro.

Uno degli assi portanti del progetto è Costruire una storia, un ciclo di incontri dedicati alle direzioni artistiche che si sono avvicendate negli anni.

Mettere al centro dell’indagine il racconto storico-critico delle diverse figure che hanno guidato il Festival consente di ricostruire e analizzare un determinato approccio alla direzione artistica: non solo lasciando emergere differenti idee e pratiche di curatela, ma anche aprendo il campo alle visioni – di festival, di teatro, di cultura – che le hanno animate, ai progetti pensati e realizzati o meno, ai processi di pensiero, artistici e politico-organizzativi che sono stati di volta in volta messi in campo.
Dall’altro lato, il variare della direzione artistica implica un particolare accento sulla dimensione relazionale del Festival, convocando nella discussione le modalità dei rapporti secondo cui i direttori hanno voluto caratterizzare il proprio operato: rispetto al gruppo di lavoro con cui hanno collaborato e al contesto locale, istituzionale, politico e di comunità; ma anche più ampiamente in connessione alle tendenze di natura artistica e socio-antropologica che caratterizzano un determinato periodo, anticipandone le prospettive, accogliendole oppure anche – come talvolta è accaduto – spiazzandole alla radice e rilanciandone le sfide.

Il ciclo d’incontri prenderà forma in un percorso molteplice e unitario che si articolerà lungo i prossimi due anni in alcuni luoghi-chiave che hanno segnato il Festival sia nel territorio della città romagnola sia in altri contesti nazionali importanti per la sua vicenda e per quella della cultura teatrale italiana, con l’obiettivo sia di “costruire” – come recita il titolo – una possibile storia della manifestazione attraverso alcune tappe essenziali, rappresentate dall’avvicendarsi delle diverse figure che l’hanno scandita e guidata; ma anche – tramite la condivisione pubblica di questi momenti di racconto e analisi – di offrire degli spunti alla riflessione e alla discussione comune, innescando così un processo di confronto capace di coinvolgere anche gli artisti e gli spettatori che negli anni – ciascuno a proprio modo – hanno partecipato al Festival. Nell’idea di poter costruire così, a partire da alcuni punti specifici, una storia aperta, il più possibile condivisa e corale insieme ai punti di vista altri che vorranno accoglierla e contribuire ad arricchirla e svilupparla.

Il Santarcangelo Festival durante la pandemia, nei giorni di attesa e preparazione della virtuale edizione 2020, ha lanciato l’iniziativa DREAM SUQ.

Per tutte le informazioni relative al Santarcangelo Festival rimandiamo al sito: https://www.santarcangelofestival.com/